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Commenti al testo di Laura Turra
Non so dove

Sei nella sezione Commenti
 

 Laura Turra - 31/07/2018 11:21:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Grazie, Ale, per questo bellissimo commento. Sii felice, davvero è possibile.
Un abbraccio

 Adielle - 31/07/2018 09:48:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

E’ di quella bellezza che sa donare attimi di equilibrio pacificato a chi la legge, come fosse un monito ad essere felici e che sia ancora possibile. Grazie Laura, un caro saluto.

 Laura Turra - 31/07/2018 06:46:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Grazie, Giovanni, per la lettura e il commento. Un abbraccio

 Giovanni Rossato - 30/07/2018 21:44:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Si, l’alba è un rinascere come dal nostro sonno di un mondo nuovo ed è bellezza perchè appunto neppure sappiamo da dove viene.
Bella

 Laura Turra - 30/07/2018 16:42:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Gil, Antonio, vi ringrazio tantissimo entrambi per la vostra attenzione.
A Gil: non potevi dire meglio quello che ho nel cuore. Un abbraccio

 Antonio Aiello - 30/07/2018 14:20:00 [ leggi altri commenti di Antonio Aiello » ]

Una luce silenziosa, quasi segretamente, ricrea il meraviglioso tessuto del giorno... grazie Laura!

 Gil - 30/07/2018 06:17:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

Torna un tema centrale nella poetica di Laura Turra: il tema dello stupore di fronte alla bellezza, particolarmente quella naturale, ricevuta o vissuta interiormente come epifania del Tutto; vi ritorna con dei versi sempre splendidi e coi toni tenui delle sue immagini preferite: l’alba, la luce, il silenzio, la notte, qui anche i "flebili sogni", un richiamo interiore a se stessa forte, uno scuotimento dell’anima, un orientamento fortemente morale e spirituale, che, anche se non vuole negare la propria umanità nelle precipue fragilità che la caratterizzano, di lei e di noi tutti, ne avverte però la possibilità disorientativa, mentre con quel richiamo al Tutto e alla bellezza come Suo dono, orienta di nuovo il cuore a non fermarsi all’immanenza delle cose belle ma " flebili" per la nostra sete d’infinito e di bellezza, ma a cercarne la Radice che le origina e le trascende. E lo riscrive la Turra con una chiarezza spirituale: la notte cede all’alba, cede pure i propri sogni, le proprie seduzioni - l’alba definisce e fuga i miraggi - la luce avviene nel silenzio di altre voci, la bellezza appunto ci viene come dono, non ne siamo gli artefici, semmai suoi imitatori, tutto accade, la chiusa è maestra di sapienza, a nostra insaputa. Se vogliamo, una pagina in versi di un diario spirituale, una sorta di brano agostiniano delle sue "Confessioni".

Un forte abbraccio